Al mattino Chiara Ronchini si pone l’interrogativo esistenziale se quello che fa con il suo lavoro sia giusto, la risposta fortunatamente è sempre positiva. Con il suo impegno come coordinatrice del Caos museum di Terni, unito alla preziosa collaborazione dei suoi giovani colleghi, offre alla gente che frequenta lo spazio la possibilità di uscire dalla solita routine. Permette allo spettatore di essere trasportato in una dimensione altra, in un mondo diverso, in un nuovo paesaggio anemico. Permette di essere contemporaneamente al Caos e altrove.
Il Caos – Centro Arti Opificio Siri è una costellazione di grandi spazi dotati di energia propria. È un museo, un teatro, un ristorante, una biblioteca e molto altro ancora. Si trova a Terni e occupa gli stabilimenti di quella che una volta era la Siri, fabbrica per la produzione dell’ammoniaca sintetica e prodotti chimici, chiusa nel 1983. Oggi la struttura è gestita dalla cooperativa bolognese Le Macchine Celibi guidata da Carlo Terrosi, originario di Narni, che con la scelta di occuparsi di questo luogo ha dimostrato un particolare affetto nei confronti delle sue radici.
Il polo culturale accoglie al suo interno le esposizioni permanenti del Museo Archeologico Claudia Giontella e del Museo di Arte Moderna e Contemporanea Aurelio De Felice, ma anche magnifiche esposizioni temporanee come la mostra Psichedelia – Un viaggio nella cultura visiva degli anni Sessanta e la mostra dedicata a Mario Schifano, curata dalla stessa Ronchini e da Pasquale Fameli, visitabile ancora per poco.
Chiara Ronchini, ternana, da più di venti anni lavora nel mondo dell’arte, e gestisce la sua galleria Crac – Chiara Ronchini Arte Contemporanea. “Trainare la cultura della città è la nostra missione. I bambini sono i migliori insegnanti e stimolatori di riflessioni. Fanno domande su una determinata opera che mai nessuno farebbe, è un pubblico necessario. Proprio come quello dei ragazzi che vengono da noi anche per studiare”, racconta Chiara, che ha l’obiettivo di far percepire il museo come luogo aperto, in movimento, partecipativo e inclusivo, soprattutto per i più piccoli e per i giovani.
Un rifugio per gente di qualsiasi età, il Caos ogni mese cambia forma e colore, si arricchisce di tante attività con cittadini, associazioni e scuole di Terni. Da marzo avranno inizio il corso di disegno, pittura e illustrazione per i bambini dai 6 ai 12 anni e il laboratorio di sperimentazione artistica dai 7 agli 11 anni. Partirà un corso Stem dedicato ai bambini dai 7 ai 12 anni per giocare con il coding esercitando il pensiero computazionale, inoltre le famiglie potranno festeggiare la Pasquetta, con giochi di squadra, nel piazzale esterno del Caos.
La struttura ha dunque una propria vita, una propria anima che è passata da esperimenti di chimica a esperimenti di colore. Ha intrapreso un viaggio temporale dalla scienza all’arte e, navigando tra scientia e humanitas, continua a stupire il suo pubblico. Un pubblico che fra una monocromia e un paesaggio anemico dimentica l’arte per abbracciare le emozioni.
Articolo di Federica Magro
Foto di Leonardo Zen