La nona puntata di Umbria Autentica ci porta a Todi, città medievale che si affaccia sulla media valle del Tevere, e più precisamente al Parco della Rocca, dove sono ospitate sedici opere dell’artista americana Beverly Pepper, venuta a mancare lo scorso 5 febbraio all’età di 97 anni.
Proprio a Todi, infatti, nel 2019 è stato inaugurato il primo parco monotematico di scultura contemporanea in Umbria e il primo dell’artista nel mondo, il Parco di Beverly Pepper. La “tutela, valorizzazione e divulgazione dell’opera dell’artista” vengono preservate grazie alla Fondazione Progetti Beverly Pepper, così si legge dal sito ufficiale, nata in presenza dell’artista stessa nel 2018 e con sede nel suo studio italiano a Todi. La Fondazione organizza anche incontri, seminari ed eventi d’arte collaborando con istituzioni, associazioni, musei e collezionisti in Italia e nel mondo.

Il parco, disegnato e progettato dall’artista, si snoda tra le vie medievali della città, dalla chiesa di S. Fortunato passando per la Rocca, punto più elevato del centro storico di Todi, fino al tempio rinascimentale di Santa Maria della Consolazione, fuori dalle antiche mura. Tra le sedici opere donate dall’artista, è possibile ammirare lungo il percorso le Todi Columns, quattro sculture monumentali alte dagli 8 ai 12 metri che nel 1979 vennero installate nella piazza principale della cittadina, un evento unico per quel tempo.
Ma cosa spinse una tra le figure più influenti nella storia dell’arte contemporanea a trasferirsi in un borgo medievale dell’Umbria?Beverly Pepper nasce a Brooklyn nel 1922 e dopo aver studiato al Pratt Institute of Art e alla Art Students League inizia una proficua carriera come art director nel campo del design pubblicitario. La sua arte approda in Umbria nel 1962, grazie alla partecipazione alla nota mostra all’aperto Sculture nella città, ideata e curata da Giovanni Carandente in occasione del V Festival dei Due Mondi, che trasformò la città di Spoleto in un vero e proprio museo a cielo aperto, con ben 104 sculture realizzate da 53 tra i più noti artisti del XX secolo. L’evento, che si mostrò essere cruciale per la sua biografia artistica, vide Pepper unica donna a far parte del gruppo di dieci scultori chiamati a creare delle opere nelle officine Italsider di Piombino, unendosi a scultori quali Alexander Calder, David Smith e Arnaldo Pomodoro.

Visibile ancora oggi è il Dono di Icaro, opera realizzata in ferro e acciaio e collocata all’ingresso Sud della città, luogo per il quale era stata progettata nel 1962.
La mostra, che passò alla storia come una tra le più importanti manifestazioni di scultura internazionale del secolo scorso, fece avvicinare per la prima volta l’artista all’Umbria. È infatti nel 1970 che Pepper sceglie Todi come rifugio ideale per vivere e creare, contribuendo a far conoscere la piccola cittadina medievale e l’intera regione in tutto il mondo. L’Umbria di Beverly Pepper, documentario realizzato nel 2019 da Visioni Future e dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper, ha proprio l’intento di raccontare il rapporto che lega le sue opere al territorio che le circonda, opere che si dislocano in tutta la regione, come ad Assisi, Brufa, Panicale e Terni. “Per una regione come l’Umbria, famosa per i suoi panorami romantici e la sua magnificenza storica, la donazione e il parco creano un legame forte e importante con il mondo dell’arte contemporanea attraverso le creazioni scultoree di Pepper”, afferma Joseph Antenucci Becherer, phD, University of Notre Dame.Uno studio attento e dettagliato, quello dell’artista, per individuare i siti più idonei per ogni scultura, offrendo ai visitatori un percorso urbano-naturalistico che faccia godere dell’interazione fra opera, contesto e paesaggio, con splendidi panorami sulle campagne circostanti. Grazie alle “lunette”, panchine-scultura così definite da Pepper e concepite come punti panoramici, al visitatore non resta che sostare, ascoltare la natura e ammirare l’arte.
“Il Parco è come una grande porta, che cela tante possibilità a coloro che vorranno aprirla. Sento di aver dato alla città una nuova energia, sento di aver trasmesso coraggio e vitalità. Molte delle mie opere monumentali vanno verso il cielo, cercano un legame con il paesaggio. Mi piacerebbe che accompagnino chi le guarda verso questa sensibilità, la percezione dello spazio che penetra l’osservatore attraverso la materia, la natura e la storia”.
– Beverly Pepper
Il Parco è a ingresso gratuito e sempre visitabile.
Per maggiori informazioni: https://www.fondazioneprogettibeverlypepper.com/
La mappa interattiva dell’itinerario per il parco di Beverly Pepper
Puntate precedenti di Umbria Autentica:
#1 Il Giro dei Condotti di Spoleto
#2 Il Museo delle Mummie e l’Abbazia di Ferentillo
#4 Il Teatro più Piccolo del mondo a Montecastello di Vibio
#7 Il Santuario della Madonna del Bagno
#8 Da Sant’Anatolia di Narco a Caso
Eleonora Proietti Costa