
È un progetto di speranza quello ha visto protagonisti Kang Bidong Chawach e Filmon Embaye, i due studenti magistrali neolaureati all’Università degli Studi di Perugia, rispettivamente a marzo e luglio 2023. La loro storia non è come quella di tanti altri giovani: hanno vissuto in un campo profughi in Etiopia dal 2014, e poi, dal 2020, sono riusciti a raggiungere Perugia grazie al progetto University Corridors for Refugees promosso da Unhcr – l’agenzia Onu per i rifugiati. Accolti con una possibilità: studiare e laurearsi in tempo. E così hanno fatto, realizzando quel sogno che sapeva di riscatto e voglia di vivere. Kang nasce in Sud Sudan, Filmon in Eritrea, e si ritrovano entrambi nel campo profughi di Sherkole, vicino al confine occidentale con Sudan e Sud Sudan. Si laureano in triennale in Etiopia e poi vincono il bando per Perugia. A coordinare il progetto dei Corridoi universitari dell’Unipg è la professoressa Mirella Damiani: “Al bando si poteva accedere con determinati requisiti di merito – spiega – abbiamo ricevuto più di 40 domande. Ci sono state varie fasi di selezione, fino alla verifica, oltre che della preparazione dello studente, anche del percorso scelto – si doveva valutare se poteva essere conforme a loro, e quindi se c’era possibilità di inserimento”. Un percorso che in realtà non è stato così semplice e immediato, soprattutto considerando i procedimenti burocratici e amministrativi tra permessi di soggiorno, accordi con i vari enti e le varie associazioni per aiutare i ragazzi nell’integrazione sia in Università che in città.L’iniziativa si è avvalsa del contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, Caritas Italia, Diaconia Valdese e Gandhi Charity, e di un’ampia rete di partner locali: ADISU, Caritas Perugia Città della Pieve, Cidis onlus, Diaconia Valdese, Università per Stranieri di Perugia. “Kang ha lasciato nel campo profughi in Etiopia moglie e tre bambini piccoli – continua la professoressa Damiani – nelle loro lettere di motivazione abbiamo percepito un grande desiderio di riscatto per se stessi, per la famiglia e per il loro Paese. Noi abbiamo tenuto conto anche delle forti determinazioni di chi viene da questa vita così drammatica”. Kang ha conseguito la laurea magistrale in Agricultural and Environmental Biotechnology presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali discutendo una tesi dal titolo Double Haploids Production in pepper (Capiscum annuum), con relatore il professor Emidio Albertini. E Filmon, invece, si è laureato in magistrale in Geology for energy resources al Dipartimento di Fisica e geologia discutendo una tesi dal titolo Stratigraphic correlation using well log data in the southern Adriac sea con relatore il professore Massimiliano Porreca. “È stata un’esperienza bellissima – conclude Damiani – Per me è stata una grande soddisfazione vedere la loro determinazione e vedere che potevano realizzare il conseguimento di una laurea pur partendo da condizioni svantaggiate. Dare una possibilità a Kang e Filmon significa offrire una possibilità a loro ma anche ai loro Paesi e al mondo intero. Inoltre i docenti sono stati delle figure molto importanti per loro”. Il neodottore magistrale Kang Bidong Chawach ha raccontato la sua esperienza di vita e formazione in un video, disponibile sul canale YouTube ufficiale dell’Ateneo girato negli spazi della storica sede del Dipartimento di Scienze Agrarie, alimentari ed ambientali di UniPg.
Ora per Kang si aprono prospettive future concrete: rimarrà a Perugia perché è vincitore di un assegno di ricerca nel suo corso di laurea. Per Filmon, invece, la strada è più complicata: per rimanere in Italia dovrà trovare lavoro entro dicembre, data di scadenza del suo visto come studente. “A me piacerebbe molto riproporre il bando. Ma avendo vissuto tutto l’iter e le difficoltà una volta laureati mi fa essere più cauta. Sto coinvolgendo altri docenti: vedremo come potrà essere affrontato con una squadra più ampia”.
Di Arianna Sorrentino