Affacciato sul chiostro del complesso monastico seicentesco di San Filippo Neri, in pieno centro storico di Perugia, sorge Officine Fratti, uno spazio di tradizione e innovazione, in cui vecchie e nuove arti si combinano e influenzano tra di loro. Dal 2017 ospita otto giovani imprenditori dopo un percorso di rigenerazione di spazi in cui ogni cosa al suo interno è stata da loro progettata e allestita. Lo spazio di Officine Fratti si è sempre rinnovato nel tempo, adattandosi ai nuovi usi delle diverse epoche storiche che ha attraversato; nasce nel 1600 come monastero di San Filippo Neri, fino a diventare conservatorio e mensa comunale negli anni recenti. Attualmente è uno spazio di coworking, ma “non si tratta del classico coworking generalista o semplicemente un insieme di desk – ci spiega Giulio Rosi, componente del gruppo – ma di uno spazio che dal 2017 accoglie me e altre sette persone che convivono e lavorano ognuno a una propria idea imprenditoriale con l’intento di stimolare alla collaborazione le diverse realtà”.
Le progettualità si inseriscono all’interno di un progetto del Comune di Perugia, nell’ambito del bando nazionale “Giovani RigenerAzioni Creative”, promosso da Anci e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri–Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale. Concept del progetto risultano dunque essere innovazione e recupero di antiche maestrie artigiane, che rendono Officine Fratti una vera e propria “bottega del futuro”, un laboratorio urbano dove realtà territoriali si incontrano e si influenzano.
È il caso del progetto Agraft_Collezione Alunni di Giulio Rosi, che ruota intorno al restauro tra radici rinascimentali e contaminazione con la contemporaneità. “Ho avuto la fortuna di ereditare circa 200 manufatti rimasti incompiuti, realizzati da Vezio Alunni, uno degli ultimi maestri ebanisti umbri. Obiettivo della mia progettualità – continua Giulio – è sviluppare una collezione in serie limitata di pezzi unici, in cui io progetto e realizzo il nuovo innesto”.
Elisa Fiandrini, sarta 3.0 e da sempre legata al mondo della moda, dopo 9 mesi trascorsi tra Sud-Est asiatico, Nepal e India, punta a valorizzare l’arte della sartoria artigianale con il suo progetto: LA PENNY DRESS_Sartoria artigianale a portata di click. La Penny Dress infatti non è solo un atelier nel cuore di Perugia, ma intende superare i confini geografici grazie anche a un e-commerce dedicato. BESTE URAL_Porcellana e Ceramica Design è il progetto di Beste Ural,
nata ad Istanbul e proveniente da una famiglia di ceramisti, che dal 2013 si trasferisce a Perugia con lo scopo di creare un centro per la diffusione della cultura e dell’arte scultorea e visuale anche attraverso il suo marchio di gioielli in porcellana.
Dalla porcellana si passa alla tecnica del collage grazie alla collagista Elisa Pietrelli (progetto ART FOR SOUVENIR_Collage + Città) che intende diffondere una nuova visione della città applicando la sua arte alla classica oggettistica. Un modo diverso per raccontare la città di Perugia, mettendo insieme “pezzi” apparentemente non collegabili tra loro. Nel suo angolo di officina Lorenzo Curti (VINTAGE RUST_Vale la pena restaurare una bici?) recupera, personalizza e valorizza dettagli di antiche maestrie artigiane,
attraverso il restauro di bici d’epoca in una modalità conservativa, fino a realizzare pezzi unici di artigianato. Tutto ebbe inizio con la bici del bisnonno appesa in garage; da lì nasce Vintage Rust.
Ma ad Officine Fratti è presente anche uno studio attento al mondo dell’infanzia, ed è il caso di Eleonora Lippi con TA PETITE_Gioca con la stoffa. Dopo una laurea in Statistica e un tempo indeterminato di 7 anni, Eleonora decide di seguire il suo istinto, aprire Ta Petite. “È stato subito innamoramento. Ho iniziato a realizzare giochi ludici e didattici per bambini, fortemente ispirati alla pedagogia di Montessori e Munari, con particolare attenzione alla stimolazione sensoriale. Ogni mio prodotto – tiene a precisare Eleonora – è realizzato con tessuto certificato Gotz, la certificazione tessile più alta al mondo, che garantisce non solo una sostenibilità dal punto di vista ambientale ma anche sociale”.
Nel gruppo è presente anche una game designer, Ester Zampedri (progetto: ROOMPICAPO_Fuori in 60 minuti!) che ad Officine Fratti propone un’agenzia di intrattenimento ludico per grandi e piccini e una Escape Room dal nome Roompicapo: una stanza a tema, 5 giocatori e 60 minuti per uscire. Infine, non può mai mancare lo smanettone nerd, in questo caso Giuseppe Agostinelli (progetto: MEETNET_L’Open Source diventa realtà), che già da piccolo amava smontare, rimontare e costruire.
Giuseppe ha già realizzato una stampante 3D e un macchinario per il riciclo della plastica, non solo in grado di triturare bottiglie, ma anche di ricavare il filamento di PLA per darla in pasto alla stampante 3D.
Insomma, un vero e proprio melting plot di antiche e nuove maestrie tutte sotto lo stesso tetto. Ma non è finita qui, perché Officine Fratti offre anche una sala relax e una sala workshop per eventi, incontri e molto altro. Il 12 settembre si è svolto infatti un talk e una mostra di presentazione workshop dal titolo Stories from the city, stories from the self, che ha inaugurato una serie di incontri di fotografia, finalizzati alla divulgazione e alla didattica d’arte. Il workshop sulla tecnica del collage a cura di Elisa Pietrelli si è svolto invece lo scorso 5 ottobre: ogni partecipante ha potuto realizzare il proprio autoritratto utilizzando carta, forbici e colla.
Tutto negli spazi di Officine Fratti è pensato per accogliere, custodire, assecondare e trasformare. Il nostro invito a entrare è un invito ad ascoltare queste mura, le storie che risuonano al loro interno e il cuore pulsante che racconta di vecchi e nuovi mestieri. Non c’è bisogno di bussare, la porta è sempre aperta.
Eleonora Proietti Costa