Perugia si è man mano affermata come “Città del Cioccolato” all’inizio del ‘900 con la nascita della Perugina, azienda dolciaria che ha legato fortemente il proprio prodotto al territorio. La Perugina era inizialmente un laboratorio artigianale specializzato nel produrre cioccolato, che è poi diventato un’impresa di livello internazionale.
Il legame della città con la cultura del cioccolato si è definitivamente consolidato nel 1994 quando Eugenio Guarducci, un architetto perugino, crea e organizza la prima edizione di Eurochocolate, uno dei festival più importanti dell’Umbria e apprezzato in tutta Europa. Fino a prima della pandemia la manifestazione si è sempre tenuta nelle vie del centro storico e all’interno della Rocca Paolina, dove venivano esposti e presentati usi, costumi, tradizioni e prodotti tipici dei principali produttori di cacao al mondo. Nello spazio festival si possono trovare bancarelle con ogni tipo di pietanza a base di cioccolato e gadget a tema ironici e stravaganti, e poi assaggi, spettacoli, sculture di cioccolata e intrattenimento per i più piccoli. Ma ciò che completa la magia è l’atmosfera: il poter passeggiare per le vie del centro illuminate e piene di persone, la musica, le risate, il profumo del cioccolato, l’arte e l’allegria generale. A ottobre a Perugia l’aria aria di festa invade ogni vicoletto.
Nel 2021 Eurochocolate si è però trasferito a Umbria Fiere di Bastia Umbra, uno spazio al coperto suddiviso in padiglioni dove si organizzano diversi eventi e fiere. La struttura era più adatta per poter rispettare le normative previste dall’emergenza sanitaria, ed è stata un’ottima soluzione per poter ripartire con il festival e riprendere la tradizione, che si era già dovuta fermare nel 2020. L’edizione ha avuto un grande successo nonostante il numero ridotto di ingressi consentiti a causa dello spazio limitato, e il fatturato è rimasto in linea con gli anni pre pandemia, per questo il presidente di Eurochocolate insieme alle istituzioni locali hanno deciso di riconfermare Umbria Fiere come location per quest’anno.
Il festival si è svolto dal 14 al 23 ottobre. L’area è stata suddivisa in tre padiglioni in cui sono stati proposti diversi tipi di intrattenimento, tra cui degustazioni guidate, didattica, laboratori per bambini, gioco, animazione e ovviamente ogni sorta di cioccolata. Si capisce subito che il luogo in cui è stato spostato l’evento non ha nulla a che vedere con il centro di Perugia, con le sue mura storiche e le sue strade (e salite): lo spazio è un grande capannone industriale in cui non c’è nulla di caratteristico e risulta asettico, rompe la magia di un evento così particolare come Eurochocolate. Ma ciò che ha fatto storcere il naso a tanti visitatori, sia turisti che locali, è stato il fatto di dover pagare un biglietto d’ingresso per entrare in ciò che appare come un grande mercato per poi poter fare acquisti. Anche gli eventi di intrattenimento purtroppo erano ridotti rispetto alle altre edizioni, soprattutto quelli dedicati agli adulti e non ai bambini.
Il fattore del prezzo ha reso un po’ più inaccessibile il festival soprattutto ai più giovani e agli studenti, insieme al fattore della distanza: essendo la manifestazione non più in centro, ma addirittura fuori Perugia risulta più scomoda da raggiungere per chi non è automunito. Per ovviare a questo problema però, una volta raggiunta Bastia in treno, Eurochocolate ha messo a disposizione Choco Train, un trenino su ruote che collega Piazza Mazzini (a 500 metri dalla stazione) direttamente a Umbria Fiere.
In conclusione, parlando da perugina, consiglio comunque a chiunque non ci sia mai stato di farci un salto almeno una volta nella vita perché è una visione sorprendente e affascinante, ma spero vivamente che Eurochocolate torni nelle strade di Perugia, perché l’atmosfera che si respira in quei giorni dell’anno resta nel cuore di chiunque l’abbia vissuta.
Jaele Fo