International Journalism Festival 2019 – Il coraggio di scrivere

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Il Festival del Giornalismo è arrivato alla sua XIII edizione e come ogni anno riesce a coinvolgere persone provenienti da ogni parte del mondo, che hanno come unico scopo la condivisione di emozioni e di conoscenze. Il tutto avviene in Umbria, nel Centro Storico di Perugia il primo weekend di Aprile.

Il Festival è nato dall’idea di Arianna Cicconne e il suo compagno Christopher Potter, che in un pomeriggio mentre prendevano il tè ebbero l’idea e il coraggio di creare una manifestazione di così ampia portata che Perugia ha accolto con piacere.

Racconto la mia esperienza di volontaria, che sin dallo scorso anno ho iniziato e che mi ha arricchito sempre di più. Entrambi gli anni mi sono occupata del settore logistica ed è stato molto bello poter parlare e interagire con persone provenienti da tutto il mondo e soprattutto poter scambiare opinioni e pensieri con gli altri volontari. Eravamo divisi in settori: Logistica, Press, Fotografia, Infopoint, Web Tv e Web Magazine. Ogni settore era seguito da un tutor di riferimento, oltre ai vari responsabili delle sale che ci dicevano cosa avremmo dovuto fare in quel momento. Noi della Logistica ci siamo occupati dell’organizzazione delle sale, di far interagire il pubblico con gli ospiti, di accogliere gli ospiti nelle varie sale delle conferenze e di fornire informazioni. Posso assicurare che senza quella luce negli occhi che ci faceva guardare sognanti il mondo del giornalismo non saremmo certo stati lì e non avremmo avuto modo di essere ispirati da ogni ospite che è stato accolto al Festival, dimenticando la fatica che avremmo fatto quei giorni.

Ogni anno gli organizzatori si prefiggono un tema preciso da trasmettere al pubblico, che gratuitamente viene agli incontri, facendo anche due ore di fila sotto la pioggia. Il tema dello scorso anno era incentrato sulle fake news, mentre quest’anno il messaggio da trasmettere era più profondo e intimo, che riguardava ancora più da vicino il mondo del giornalismo: il coraggio. A volte ci dimentichiamo o magari ignoriamo il fatto che per fare questo mestiere sia necessaria una buona dose di coraggio, che anche se il mondo dovesse tremare, il coraggio del giornalista è là, ineluttabile. Il coraggio del giornalista è quello che ti mostra la realtà per come si pone. Il coraggio del giornalista, che come ha espressamente detto Domenico Iannacone ospite il 6 aprile alla Sala dei Notari, sta nel “far vedere ciò che non si vede” e quindi nel mostrare agli occhi del pubblico le mille realtà che esistono in ogni angolo del nostro paese, ma che molto spesso ignoriamo o meglio, che vogliamo nascondere. Domenico Iannacone con il suo programma televisivo che va in onda su Rai Tre, “I Dieci Comandamenti”, esplica alla perfezione ciò che è un vero giornalista, che si mostra e si impegna con la sua passione e con il suo coraggio. Doti fondamentali che gli hanno permesso di entrare a Scampia, di trascorrere una giornata insieme al sindaco di Riace e di entrare in contatto con tantissime altre realtà nascoste.
Lo stesso coraggio lo hanno avuto Fabio Bucciarelli, Cosimo Caridi e Ane Irazabal nell’andare al confine tra Stati Uniti e Messico per raccontare cosa significa attraversare la frontiera per un messicano e quanta strada avrebbe dovuto fare, con la speranza di una vita migliore in America.

Sono stati ospitati molti giornalisti e molti scrittori che con le loro azioni tentano ogni giorno di raccontare la verità mettendo la loro vita in pericolo, come Maria Ressa, Roberto Saviano, Enrico Mentana, Pif, Zerocalcare, senza dimenticare l’umorismo di Propaganda Live che come ogni anno riesce a riempire il Teatro Morlacchi.

Scrivo queste parole con il cuore in mano e posso testimoniare che l’obiettivo di Arianna è stato raggiunto, almeno per quanto riguarda me, ovviamente. Non posso fare altro che ringraziare per la magnifica esperienza che per due anni consecutivi ho fatto, nonostante entrambi gli anni sia stata male, ma nulla che una tachipirina non abbia risolto. Un’esperienza che mi ha arricchito e che mi ha dato il coraggio di vedere e di iniziare a fare qualcosa per questo nostro mondo.

Valentina Proietti