E quindi uscimmo a riveder(ci). L’estate di Assisi OnLive

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Benvenut* ad Assisi OnLive: la rete di eventi culturali che, inutile a dirlo, nel totale rispetto delle norme anti-covid19, sono andati in scena dall’8 agosto e termineranno il 17 settembre.

Durante il lockdown l’arte è stata relegata a una dimensione necessariamente multimediale, ha dovuto mutare la sua forma e trasformarsi, adattarsi e adeguarsi in modo a volte forzato, a volte stanco, a volte innovativo. Abbiamo visto spettacoli teatrali in assenza di teatri, balletti danzati in salotto, poesie lette in giardini bellissimi. Chi era “dall’altro lato” ha dovuto abituarsi a una nuova forma di pubblico, un pubblico silenzioso e, in qualche modo, satellitare.

Assisi OnLive vuole essere un rimedio a tutto questo.

Diversi luoghi, più o meno conosciuti, di una delle città più famose d’Italia hanno ospitato in questi giorni concerti, letture, laboratori, workshop e spettacoli teatrali. Una lista lunghissima di nomi, tra i quali, solo per citarne alcuni: Ascanio Celestini, Claudio Bisio, Elio Germano, Sandro Frizzerio, Vasco Brondi. Non sono mancate forme di aggregazione consentita (è sempre bene specificarlo!), come i laboratori “In-col-to”, diretto da Lucia Guarino, e “A teatro nel bosco”, diretto da Giulia Zeetti e rivolto a bambine e bambini, i quali, finalmente a contatto con la natura, hanno avuto l’opportunità di cimentarsi con un signore chiamato William Shakespeare.

Fulvia Angeletti, direttrice artistica del Piccolo Teatro degli Instabili, racconta, in una breve intervista, come è nato il progetto che ha coinvolto e coinvolge Assisi da più di un mese.

Da dove è nata questa idea e quante associazioni vi hanno partecipato?

Assisi OnLive è un programma di eventi realizzato da cinque associazioni del territorio: Piccolo Teatro degli Instabili, Zona Franca Spettacolo, Associazione Umbra Canzone e Musica d’Autore, Riverock Produzioni e Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco.

Il nostro primo incontro, ovviamente online, risale a maggio quando, convocati dal sindaco di Assisi, ci siamo confrontati riguardo le possibilità per l’anno 2020. Alla base c’è stata la volontà di lavorare, di sentirsi vivi, di offrire al nostro territorio e al nostro pubblico una valida proposta culturale. Sono seguiti incontri e riunioni dove ognuno, mettendo a disposizione le proprie competenze, ha posto un tassello per realizzare un programma ricco, eterogeneo e di alto livello”.

È stato difficile adeguare il programma, soprattutto i laboratori, alla normativa vigente in materia anti-covid19?

Come Piccolo Teatro degli Instabili non potevamo rinunciare alla programmazione dei laboratori teatrali, fiore all’occhiello della nostra organizzazione. A giugno abbiamo sperimentato un nuovo format per adulti presso lo spazio sconfinato dello Stadio degli Ulivi di Assisi: un’esperienza bellissima che ha consentito a venti allievi di tornare in scena con uno spettacolo originale creato con l’importante aiuto di Samuele Chiovoloni e Caterina Fiocchetti, dal titolo Passi Instabili per un Teatro Organico. Lo stesso è avvenuto, sempre a giugno, presso il Bosco di San Francesco, grazie ai laboratori teatrali a cura di Giulia Zeetti, Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto. Siamo partiti da qui per poi sviluppare un nuovo programma rivolto esclusivamente ai bambini, sempre a cura di Giulia Zeetti, sviluppatosi in due settimane consecutive. Infine un laboratorio ‘itinerante’ di danza e movimento a cura di Lucia Guarino, dal titolo In-col-to, pratiche di biodiversità. Tutti i laboratori, rigorosamente immersi nella natura, hanno permesso di lavorare in sicurezza e nel rispetto delle norme, senza ostacolare esperienze collettive e partecipative”.

Sarà possibile, secondo te, organizzare un progetto simile durante l’inverno?

È difficile in questo momento prevedere cosa avverrà durante l’inverno. Quello che so è che sono, anzi siamo, pronti a realizzare tutto quello che sarà possibile. Le associazioni che hanno contribuito alla realizzazione di Assisi OnLive hanno competenze diversificate e un diverso pubblico, ma sono tutte accomunate dal grande impegno all’interno del territorio. Continueremo a offrire esperienze, sicuramente ricalibrandole ma non rinunceremo a momenti di alto valore culturale e sociale”.

Quanto è fondamentale, in un periodo come questo, portare avanti attività culturali come quelle che si stanno svolgendo in questi giorni ad Assisi OnLive?

L’alto profilo del programma rappresenta certamente un punto di attrazione per il pubblico locale e non solo. Il nostro impegno è volto a richiamare cittadini umbri e visitatori provenienti da altre regioni. La presenza di un cartellone valido può solo aiutare a muovere l’economia della nostra città. Le persone hanno bisogno di partecipare a momenti di spettacolo e di laboratorio: costituiscono arricchimenti fondamentali per la vita di ognuno”.

Qual è stata la risposta del pubblico?

Fin dall’inizio hanno tutte e tutti dimostrato un grande interesse per i progetti messi in campo. Dopo mesi di lockdown la popolazione aveva bisogno di un’offerta culturale e di intrattenimento. Niente è stato ed è facile in questa estate 2020, ma lo sforzo viene ripagato dall’accoglienza e dall’entusiasmo degli spettatori e degli allievi. Siamo tutti professionisti del settore e questo ci permette di avere un pubblico che si fida, di noi e delle nostre scelte”.

Con queste parole, esaustive, ma soprattutto rassicuranti, comunichiamo gli ultimi appuntamenti di questa mervigliosa stagione.

Domenica 13 settembre, Cristiano Godano – “Dal cuore al cielo”, vi aspetta alla Cittadella di Assisi.

Nello stesso luogo, giovedì 17 settembre, Franco Arminio con “La cura dello sguardo”, concluderà questa innovativa esperienza chiamata Assisi OnLive.

Stella Bastianelli