All’ombra dei fiori, si chiama così l’appuntamento ormai consueto (ogni martedì e giovedì a partire dalle 17 e fino alla metà di agosto) tra i bambini, di età compresa fra 0 e 7 anni, insieme ai genitori e i volontari del servizio civile impegnati nel progetto “leggere insieme, leggere ovunque”. Secondo il progetto Nati per leggere si segue un programma di lettura condivisa, ma anche individuale, che ha come scopo l’introduzione del bambino alla lettura; infatti l’esercizio continuato dell’ascolto e l’abitudine di avere un libro fra le mani e sfogliarlo servono a stimolare positivamente l’immaginazione dei più piccoli e a guidarli verso un processo che li condurrà nel mondo della lettura.
All’ombra dei fiori, perché se tutti possono godere dell’ombra di un albero solo chi ha la capacità di stupirsi ascoltando una storia, come i bambini sanno fare, può stendersi su un tappetone nel giardino di Villa Urbani, un regno incantato di cui il libro è sovrano indiscusso. L’idea delle letture in giardino nasce da una necessità: il Covid-19 ha costretto e costringe tuttora a mantenere inaccessibili al pubblico le sale della biblioteca; fortunatamente con un libro e un po’ di fantasia ci si può portare ovunque, oppure rimanere nelle immediate vicinanze di Villa Urbani, nel meraviglioso giardino che la circonda. Quindi, ceste piene di libri alla mano ed ecco che il giardino diventa una biblioteca, posto in cui il silenzio è spezzato solo dal fruscio del caldo venticello d’estate che si muove tra i rami degli alberi e dal canto delle cicale, ma anche dalle risate e dalle esclamazioni di meraviglia dei bambini.
Chi arriva in braccio alla mamma e timidamente abbozza un sorriso, chi si mantiene a debita distanza sospettoso sul da farsi ma anche chi mostra fieramente le sue belle Barbie vestite a festa, i bambini che entrano nel giardino (ma anche le mamme che li accompagnano) non vedono l’ora di ascoltare nuovi racconti e fantastiche avventure e di sorprendersi della bellezza che li circonda. Dimenticati cellulari e tablet e spenta la tv (almeno per un paio d’ore), nello spazio verde di Villa Urbani, in questa biblioteca a cielo aperto, l’unica regola, in un gioco senza regole, è farsi guidare dalla fantasia.
Un’accoglienza discreta e mai invadente, affidata alle ceste con libri pensati per i più piccoli e selezionati in base a vari temi (il mare, il lupo ecc…), è il punto di partenza di ogni incontro, dove quindi il valore fondamentale è il ritrovo del genitore con il suo piccolo in compagnia di un buon libro da sfogliare insieme e magari portare a casa. Scacciata l’iniziale timidezza, quando la curiosità ha la meglio, è il momento perfetto per l’ascolto: i volontari leggono a turno uno o più racconti, sotto lo sguardo attento dei bambini che entusiasti propongono nuove letture con la curiosità propria di chi si affaccia alla vita e tutto vuol fare, tutto vuol sapere. Il pomeriggio è quindi scandito dal naturale succedersi delle storie, dall’interazione dei bambini con le letture in cui entrano come attraverso un portale magico e si immergono a tal punto che alla fine da soli (ma sempre guidati dai volontari) costruiscono degli acquari con il cartoncino colorato, dopo aver ascoltato letture sul mare, oppure con semplici ritagli di giornale riescono a creare un giardino trascinati da racconti sulla natura fatti con il kamishibai o da canzoni come Ci vuole un fiore (sì, in biblioteca si canta anche!).
Quando a fine giornata una mamma dice “allora al prossimo appuntamento” e il bambino spalanca gli occhioni vispi e sorride beato, adesso sazio di storie, allora sì, allora la biblioteca, anche se momentaneamente vive in un giardino, ha assolto il suo compito, che è quello di insegnare la meraviglia con le parole.
Veronica Perrone (Volontaria del Servizio Civile per il progetto “leggere insieme, leggere ovunque”)